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Epigenetica Evolutiva

Non possiamo cambiare le cose ma possiamo cambiare il modo in cui noi le viviamo.

Data

Dall’istante stesso in cui nasciamo, iniziamo ad accumulare esperienze che plasmano il nostro comportamento e le nostre reazioni.

Esse si cristallizzano in schemi di risposta automatici che si attivano ogni volta che ciò che ci accade risuona con l’evento cristallizzato.

Altre volte questi comportamenti non sono neppure legati ai nostri vissuti, ma appartengono a memorie inconsce, legate al periodo prenatale o, ancora più indietro, a vissuti familiari (ne ho accennato in questo post).

Anche in questo caso, si attivano per risonanza.

Nel nostro inconscio possediamo schemi di risposta automatici originati dal nostro vissuto o da memorie arcaiche che si attivano per risonanza ogni volta che ci accade qualcosa che ricorda la situazione originaria - Cambiare le cose - Epigenetica Evolutiva

Di qualunque genere si tratti, lo schema di risposta parte automaticamente, bypassando la mente conscia.

Dunque che fare? Siamo forse condannati a rivivere queste esperienze all’infinito, come se fossimo in un girone infernale di dantesca memoria?

Diviene necessario fare un piccolo, ma fondamentale, cambio di prospettiva.

E se anziché crogiolarci nel lamento del “capitano tutte a me” si cominciassero a guardare gli eventi della nostra vita come dei “messaggeri”?

Ogni evento nella vita che risuona con un determinato schema ci mostra con costanza che lì c’è qualcosa da vedere, da sciogliere.

Ci sono ferite, memorie, condizionamenti, che non sono più funzionali al nostro ben-essere.

Essi vanno trasmutati in nuovi schemi, che cambino il nostro modo di percepire quei determinati aspetti della realtà.

Gli eventi accadranno comunque, ma il nostro cambio di percezione sarà sostanziale per stravolgere il modo in cui noi li viviamo e li integriamo.

L’Epigenetica ce lo mostra costantemente, in effetti. Siamo in costante e perpetuo cambiamento. Cambiando lo schema di risposta automatico, l’effetto finale è completamente diverso dal precedente.

Il nuovo pattern che si instaura informa ogni nostra cellula, e modifica anche la nostra frequenza vibratoria, cambiandone l’informazione, che viene integrata con la nuova acquisizione.

L’Epigenetica ce lo mostra costantemente, in effetti. Siamo in costante e perpetuo cambiamento. Cambiando lo schema di risposta automatico, l’effetto finale è completamente diverso dal precedente.  Il nuovo pattern che si instaura informa ogni nostra cellula, e modifica anche la nostra frequenza vibratoria, cambiandone l’informazione, che viene integrata con la nuova acquisizione. - Cambiare le cose - Epigenetica Evolutiva

Photo Credits: iStock.

Il processo di dissoluzione di uno schema di risposta automatico passa necessariamente attraverso diverse fasi.

A livello mentale deve avvenire la comprensione della problematica e dell’origine dello schema. Che ferita risuona in tutto questo? Che meccanismi compensatori ho agito per bypassare questa ferita e ridurla al silenzio?

A livello fisico bisogna necessariamente sentire dove questa ferita risuona, e come essa si manifesti in termini di sensazioni e percezioni fisiche ma anche emozionali. Ho malessere fisico? Dove? Di che tipo? Cosa raccontano di questa ferita questi sintomi fisici? Che emozioni provo ogni volta che lo schema si ripete?

A questo punto è una buona idea riflettere su quali doni mi abbia portato questo schema di risposta automatico. Quali talenti ho sviluppato per poter gestire questa ferita nel migliore modo possibile per me in quel momento? Magari posso aver sviluppato capacità persuasive, per evitarla, oppure ho imparato a fare tutto da sola.

Questo è il momento in cui osservo e porto a consapevolezza il fatto che, nonostante tutto, qualcosa di buono mi è arrivato da quella ferita.

Attenzione! Non è un passaggio banale, e non va assolutamente minimizzato.

Vedere i talenti che sono emersi in reazione ad una ferita mostra le nostre capacità, la possibilità del nostro sistema di creare NONOSTANTE il nostro vissuto, di fare emergere talenti che forse non avremmo mai potuto sviluppare.

Insomma, per dirla alla De Andrè, “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior". I doni e i talenti si disvelano attraverso le nostre ferite inconsce. - Cambiare le Cose - Epigenetica Evolutiva

Photo Credits: Susanne Schwarz via Unsplash.

Guardandoci indietro potremmo quindi provare un certo orgoglio per come siamo riusciti a superare queste vicende, quasi fossero una palestra di vita, di cui magari avremmo anche fatto a meno, ma che alla fine a qualcosa son servite.

E allora coccoliamoci i talenti che son sbocciati da quel vissuto, i doni che abbiamo sviluppato dopo esser stati ripetutamente feriti.

Perché è lì il nocciolo, il significato, il senso.

È vero, il passato non si può cambiare, e ciò che abbiamo vissuto e sofferto non verrà cancellato da nessun colpo di spugna.

Ma sono i fiori sbocciati da esso, così delicati, così belli, che danno un nuovo senso a tutto quanto.

È la crescita che abbiamo fatto NONOSTANTE la nostra storia, a dire chi siamo, e a mostrarci di che pasta siamo fatti.

E allora grazie a queste ferite abbiamo intravisto la nostra potenza, come la luce che si sprigiona da delle crepe.

Quei talenti, una volta sanate le ferite e cambiati i nostri schemi di risposta automatici, non si cancelleranno, ma resteranno con noi.

Saranno nuovi punti di partenza, capacità da utilizzare, per portare gioia e vita in noi e intorno a noi.

Ci sono molti modi per lavorare sui nostri schemi di risposta inconsci, ereditati o acquisiti.  Queste tecniche fanno sì che la ferita originaria, che ha scatenato tutti quegli schemi di reazione in compensazione e quei condizionamenti limitanti, smetta di avere quel potere in noi, sciogliendola, e facendole perdere il potere su di noi.  L’energia liberata ci permetterà di creare nuove realtà e sarà a nostra completa disposizione. Cambiare le cose - Epigenetica Evolutiva

Photo Credits: Warm Orange via Unsplash.

Ci sono molti modi per lavorare sui nostri schemi di risposta inconsci, ereditati o acquisiti.

Io amo usare EFT, Emotional Freedom Techinque, insieme a molti altri strumenti di lavoro, che vanno a neutralizzare e dissolvere schemi non più funzionali, costruendo nuove modalità di risposte, adatte a ciò che siamo ora.

Queste tecniche fanno sì che la ferita originaria, che ha scatenato tutti quegli schemi di reazione in compensazione e quei condizionamenti limitanti, smetta di avere quel potere in noi, sciogliendola, e facendole perdere il potere su di noi.

L’energia liberata ci permetterà di creare nuove realtà e sarà a nostra completa disposizione.

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